Fettuccine al tartufo
Ogni tanto ci vuole ...
Un modo per apprezzare al meglio un buon tartufo è preparare un profumato piatto di fettuccine al tartufo.
Le fettuccine al tartufo, infatti, si preparano con pochi e semplici ingredienti, proprio per esaltare il solo sapore del tartufo, in modo da non intaccarne la purezza.
Il tartufo è un fungo che cresce sottoterra, molto raro e difficile da trovare; infatti per la sua ricerca vengono impiegati cani addestrati appositamente.
Esistono molte varietà di tartufo, quello più comune in Italia è il tartufo nero, mentre quello bianco d’Alba è il più pregiato e costoso.
E' importante saper distinguere tra le molte varietà in commercio, per scegliere quello più adatto alla ricetta da preparare.
Ingredienti :
320 gr fettuccine all'uovo fresche,
80 gr di tartufo nero,
olio EVD 5 cucchiai,
1 spicchio aglio,
2 acciughe sott'olio,
sale e pepe q.b.
Con un pennellino semiduro o con una spazzola pulite il tartufo per eliminare la terra e le impurità dalla superficie e tagliatelo a lamelle sottili con l’apposito taglia tartufi. Riducete le alici sott'olio in piccoli pezzi. In una padella versate l’olio extravergine d’oliva e mettete a rosolare gli spicchi d’aglio.
Quando l’olio si sarà insaporito togliete l’aglio e aggiungete le acciughe e con l’aiuto di una forchetta fatele sciogliere nell’olio. A operazione avvenuta, spegnete il fuoco e aggiungete le scaglie di tartufo, tenendone da parte una manciata per la guarnizione finale. Nel frattempo portare a bollore una pentola d’acqua salata e ponetevi a cuocere le fettuccine. Scolatele, fatele saltare nell’olio di tartufo, pepate e servite ogni piatto cospargendo con una grattata di tartufo fresco.
In questo piatto non è la pasta, l’olio, l’acciuga o l’aglio ad attrarre l’attenzione nell’abbinamento, ma unicamente il tartufo. Intenso e profumato, questo fungo sfiora i limiti della pungenza, per questo il vino ideale da abbinare dev’essere decisamente intenso, ma anche morbido, in grado di accompagnare ed “ammorbidire” questi aromi senza coprirli. Inoltre la naturale corposità di questo piatto, semplice eppure decisamente ricco, richiede un vino di corpo e che sia ricco di tannini per poter asciugare la leggera oleosità del piatto. L’abbinamento ideale è il Barbera d’Alba, intenso e caldo, senza essere eccessivo. In alternativa, potrei consigliarvi un Chianti, più tannico e profumato.